E’ una patologia caratterizzata dalla progressiva deviazione laterale dell’alluce e dalla deviazione mediale del primo metatarsale.
L’alluce valgo è la deformità più frequente del piede e di solito non rappresenta un’entità isolata ma fa parte di alterazioni più complesse di tutto il piede, di cui rappresenta solo l’aspetto più evidente.
Le forme congenite sono rare. Le forme acquisite, frequenti specie nel sesso femminile, riconoscono la loro origine in complesse alterazioni dell’equilibrio statico e dinamico del piede (in particolare dell’articolazione sottoastragalica).
Anche se di minore importanza, non sono da trascurare gli stimoli meccanici determinati da calzature troppo appuntite o con tacco eccessivamente alto, specie in un piede a morfotipo egizio (alluce più lungo delle altre dita).
Una volta instaurata, la deformità viene aggravata dalla trazione dei muscoli che si inseriscono sulle falangi dell’alluce (estensore proprio, flessore proprio dell’alluce e adduttore dell’alluce). Progressivamente ma inesorabilmente la base della prima falange si sublussa verso l’esterno e la testa metatarsale si sposta verso l’interno.
Nelle parti molli soprastanti si viene a formare una borsite reattiva che può facilmente infiammarsi.
All’esame ispettivo appare evidente la sporgenza della testa del primo metatarsale sul lato interno del piede, nonché la deviazione del primo dito all’esterno e la presenza della borsite reattiva.
Nelle fasi più avanzate di malattia l’alluce può addirittura sovrapporsi o sottoporsi alle altre dita del piede. Spesso coesiste la deformazione del secondo dito (dito a martello).
L’esame radiografico, che va eseguito con piede in carico, permette di evidenziare la deviazione del metatarsale e dell’alluce e la lussazione laterale dei sesamoidi.
La radiografia riveste un’importanza fondamentale perché permette di quantificare esattamente la gravità del quadro esprimendola con delle misurazioni angolari e ciò ci da la possibilità di programmare il tipo di intervento chirurgico che si intenderà eseguire.
Esistono infatti molte tipologie di intervento chirurgico:
- Austin
- Bosch
- Akin
- Osteotomia metatarsale prossimale
- Keller, Lelièvre, Villadot, Regnauld
- Artrodesi metatarso-falangea
Il trattamento da effettuare dipende essenzialmente dalla gravità del quadro clinico e dai sintomi riferiti dal paziente.
La profilassi consiste, ovviamente, nella correzione delle alterazioni statiche e dinamiche del piede, nell’uso di calzature con tacco basso e con punta arrotondata.